Preistoria

Ultima modifica 15 aprile 2021

Preistoria
La presenza di insediamenti umani in territorio arquatese è testimoniata da reperti risalenti almeno al Paleolitico inferiore . Gli uomini del Paleolitico inferiore erano dediti alla caccia di grandi erbivori e alla raccolta in un ambiente simile alla steppa-prateria. Risalgono a quest'epoca i ritrovamenti in zona "Casa Marani" e "Pozzo Panegano" di cinque manufatti litici.

Nel Neolitico diventano stabili gli insediamenti umani che lasciano i ritrovamenti risalenti al IV millenio a.C. La presenza umana nei pressi di Castell'Arquato è testimoniata a partire dall'Età del rame (o Eneolitico, 2000-1800 a.C.) dal ritrovamento di pugnali litici foliati detti "remedelliani" e di cuspidi di lancia.

Il Piacentino è particolarmente scarso di testimonianze dell'età del bronzo antico (dal 1800 a.C.), nota anche per la cultura delle Terramare . Molti studiosi sono concordi nel definire un periodo di "vuoto culturale" per il Piacentino fino alla metà del VI secolo a.C per la scarsità dei reperti.

I reperti classificati come preromani della vicina Veleja, fanno ipotizzare l'esistenza dell'abitato dai tempi protostorici alla romanizzazione. E altre considerazioni vanno in direzione di un'influenza gallico-celtica prima di quella Romana sul nostro territorio.